Romantica Boemia: 5 giorni oltre Praga
Ci sono regioni sparse negli angoli della vecchia Europa che per un motivo o per l’altro hanno varcato i confini nazionali e sono rimaste nell’immaginario collettivo ispirando viaggi ed itinerari. Forse l’esempio più lampante è la Cornovaglia. Poco sappiamo sull’appellativo delle altre contee inglesi eppure questo lembo estremo del Regno Unito riesce a sconfiggere i pregiudizi sul cattivo meteo della terra di Albione.
E in questo ristretto club vorrei includere altre regioni: l’Andalucia dal caldo inverno in Spagna, la Bretagna e la Loira con i suo castelli fiabeschi in Francia , la Sassonia in Germania salendo fino alla Lapponia in Finlandia. Regioni quasi onomatopeiche la cui pronunzia stimola l’enzima della voglia di viaggiare zaino in spalla. Ed io ci metto pure la Boemia.
Provate a dire “ questa estate sono andato in Boemia” invece di “Repubblica Ceca” se qualcuno ve lo chiedesse; risuonerebbe diversamente alle vostre orecchie e ancora di più al vostro interlocutore. Nessuna regione sta nel cuore della mappa del vecchio continente come la Boemia. Contraddistinta dalla presenza di una delle città più visitate al mondo come Praga che ne calamita l’attenzione eclissando tutta l’armonia delle sue colline e dei suoi castelli sparsi intorno, la Boemia è molto di più.
Dalle sue terme di Karlovy Vary , alla storica Plzen famosa per le sue birre ed infine alle verdi colline del sud. Ed è qui che mi sono diretto per rivedere dopo quasi 20 anni uno dei gioielli più splendenti di tutto il vasto territorio che una volta stava al di la della cortina di ferro: Cesky Krumlov. Ho volutamente escluso Praga per dedicarmi e tornare sulle tracce di un mio viaggio in treno che feci per raggiungere il Baltico dall’Ungheria nel 2005 quando il mio smartphone era una cartelletta di fogli con gli orari delle ferrovie di tutti i posti da attraversare. Quant’è facile viaggiare ora!
Cesky Krumlov
Talmente bello da sembrare irreale questo borgo ha tutti i crismi per poter sembrare d’esser uscito dalla matita di Walt Disney o dalla penna di Hans Christian Andersen. Un borgo completamente decorato con le sue stradine acciottolate, incastonato nell’ansa di un fiume che scorre in una vallata dominata da un poderoso castello, nel quale addirittura vivono anche degli orsi!!! A questo borgo ho dedicato 3 notti (anche perché non avevo voglia di correre) arrivando in bus da Praga in una soleggiata giornata dell’agosto di 3 fa mesi con quella sensazione che ti pervade ascoltando la tua playlist ed osservando fuori dal finestrino dolci colline percorse 20 anni orsono cercando di convincermi che non siano passati così velocemente.
Un ostello sul fiume
Hostel Marlin: La scelta di questo simpatico ostello è dipesa esclusivamente da un fatto. Quel suo balcone in legno che si affaccia direttamente sul fiume. Non appena ho visto questo luogo ho immaginato colazioni e tramonti da godendomi la luce dell’alba e del tramonto con un buon caffè e la Lonelyplanet appoggiata sul tavolo. E manco farlo apposta c’era una caffetteria (l’unica) Italia. E’ cosi fu. Dopo aver fatto il checkin, gettato lo zaino sul letto , mi sono fatto un bel caffè e mi sono seduto guardando il fiume. Perché un viaggiatore solitario ha bisogno di questi momenti, gesti L’arrivo in questo luogo mi mise subito di buonumore cancellando quel sottile velo di malinconia perpetrato durante il viaggio in bus.
Un castello con gli orsi
Imponente. Costruito nel XIII secolo su uno sperone roccioso per volere della potente famiglia Rosenberg , si sviluppa su un’area di oltre 7 ettari all’interno dei quali sono accolti ben 40 edifici, 1 giardino e 5 cortili. Durante la sua plurisecolare storia passò poi sotto la proprietà di altre 2 famiglie nobili come gli Eggenberg e gli Schwarzenberg che ne diedero l’aspetto attuale in stile barocco.
Quest’ultimi però dovettero scappare negli Stati Uniti nel 1939 per sfuggire alle persecuzioni nazisti e videro confiscato il castello insieme a tutti i loro beni immobiliari nel 1947 dallo stato cecoslovacco con un’apposita legge (Legge Schwarzenberg). Nel fossato del castello sono allevati e vivono degli orsi sin dal XIV secolo . La ragione risale ad una “parentela” vantata con la famiglia Romana degli Orsini
Il castello merita davvero una giornata completa per la visita sia per la visita degli appartamenti (visita guidata in inglese- Tour nr 1 Rinascimentale) che si concludono con la stupefacente sala da ballo che fu decorata in soli 6 mesi da un artigiano con curiosi dipinti allegorici. Vi giuro che nei miei 25 anni di viaggi è una delle più belle mai viste. La stessa sala si collega poi tramite un corridoio sospeso coperto (visibile anche dal centro del villaggio) ad un luogo più unico che raro al mondo.
Il Teatro Barocco: costruito completamente in legno nel 1680 ed è arrivato intatto al 100% ai giorni nostri con le scenografie , macchine e costumi originali e perfettamente conservate. L’unico altro esempio sopravvissuto fino ai giorni nostri ancora presente in Europa si trova ad Drottningholm in Svezia. Tutti gli altri sono rimasti vittima di incendi dovuto all’uso di candele per l’illuminazione. Questo teatro è veramente stupefaciente. Durante la visita guidata vengono ancora mostrate in azione le macchine per gli effetti speciali e come vengono cambiate le 13 scenografie originali in pochi secondi.
Sostanzialmente potete dividere la visita in 4 parti seguendo questo ordine: Appartamenti reali (10 circa), teatro barocco (ore 13), Giardini e la Torre con una sosta nel piccolo bar situato dopo il teatro che gode di una vista spettacolare sulla paese.
Per le vie del borgo
Abbandonato il castello qui il discorso si fa ingarbugliato. Un dedalo di vie più o meno strette e decorate. Non troverete un metro di asfalto. Ma la matassa si sbroglia facilmente; perdetevi tra le sue stradine e vi ritroverete facilmente. Se non ci credete guardate il mio video qui sotto!
Fondamentalmente il punto di partenza è la piazza centrale (Namesti Svornosti letteralmente piazza dell’Armonia) con la sua pianta quadrata circondata da casette colorate con al centro la Fontana della peste (1716) dove come potrete facilmente intuire si trova anche il Municipio con la sua facciata decorata dagli stemmi degli Eggenberg e Schwarzenberg e il Museo delle Torture. Il mio itinerario poi prosegue verso la Chiesa di San Vito attraversando poi il punto più verde di Cesky Krumlov. Il parco adiacente il fiume. Qui l’atmosfera si fa veramente graziosa.
Lungo le vie della Vltava troverete una serie di bar e ristorantini ma se volete proprio assaggiare della carne come si deve c’è un solo nome: Krcma Svaltava. Ci andai 18 anni e fa e per ricordarmelo ancora qualcosa vuol dire. Ricordatevi però di prenotare altrimenti difficilmente troverete posto. Sarete pervasi quando entrerete e il profumo della carne sul camino salirà per le vostri narici. Se non ci credete guardate il il video dal mio canale Youtube.
Monastero dei Minoriti:Situato quasi di fronte al castello , con un gradevole giardino . Fondato nel 1350
Museo Egon Schiele: controverso e discusso pittore visse qui per diversi anni. Famoso o famigerato a seconda di come lo si voglio interpretare per le sue opere di una sessualità cruda, spesso raffiguranti corpi contorti e autoritratti.
Museo del commercio (Museum Obchodu): In questo piccolo museo praticamente vi sembrerà di entrare in una merceria di inizio 900 con un commesso vestito di tutto punto. L’ingresso è gratuito
Latran: Il centro storico di Cesky Krumlov è diviso in due parti collegate dal Ponte Labenizcky:Latran è la parte che si trova a sinistra del fiume dal lato del castello , dove viveva la servitù . Partendo dal ponte salirete fino al castello o proseguirete fino alla zona dei birrifici. Un universo di colori e decorazioni alle quali non potrete rimanere indifferenti.
Le birre a Cesky Krumlov: Per chi ama la birra questa nazione è una sorta di terra promessa , forse l’unica che si può paragonare al Belgio. A Cesky Krumlov la tradizione della birra risale al 1250 ma fu con i lavori idraulici del 1561 che fu resa disponibile un’acqua potabile di migliore qualità che viene usata tutt’oggi. Il birrificio Eggenberg e lo storico birrificio di Cesky Krumlov situati lungo il fiume placheranno la vostra sete.
Cesky Budejovice
Ammaliati dalla bellezza di Cesky Krumlov questa città con la piazza più grande della Repubblica Ceca potrà sembrarvi un po anomina ma in realtà è anche un buon punto di appoggio per alcune escursioni interessanti. La piazza (dove purtroppo permettono ancora alle auto di girare) con un bellissimo municipio in stile rinascimentale del 1555 e ristrutturato poi in stile barocco nel 1731 è la più grande della Repubblica Ceca (133 mt per lato) ed attorno ad essa si svluppa un labirinto di viuzze strette e tortuose che insieme alle due torri medioevali e il canale Mlynska Stoka invitano a piacevoli passeggiate
Questa città è ’ la patria della birra Budwar che non è altro che il marchio originale della Budweiser (Budweis è il nome tedesco di Buejovice) con cui sono in causa da altro 100 anni in quanto dal XIX sec i fondatori della fabbrica di birra statunitense Anheuser-Busch apposero il marchio Budweiser sulle loro bottiglie (Il nome Budvar era evidentemente sinonimo di buona birra). Una visita alla fabbrica della birra che si trova a 3 km dalla piazza è doverosa se vi siete fermati in questa città (portatevi un maglione perché in alcune sale fa freddo).
Dopo 3 giorni a camminare però i miei piedi cominciavano ad arrancare e così ho oziato un po per le vie del centro baciato da un sole spaccapietre. Essendo domenica non c’era un gran che (qui già molti negozi chiudono al sabato pomeriggio) e dopo una bella mangiata all’ex mercato centrale il Masne Kramy con goulash e scarpetta prima di tornare in Italia me ne sono andato a visitare il castello bianco di Hluboka nad Vltava.
Hluboka Nad Vltava
Non avevo mai visto un castello bianco: spinto dalla curiosità e dalle foto il lunedi mattina prima di tornare a Praga presi un bus in direzione di questo villaggio. L’aspetto originale lo dobbiamo a Joahn Von Schwarzenberg che nel 1840 di ritorno da un viaggio in Inghilterra con la sua consorte ne ordinò la ristrutturazione seguendo lo stile del castello di Windsor. Un pezzo di Inghilterra vittoriana nel cuore della Boemia . La costruzione ha indubbiamente il suo fascino e sembra la metà perfetta per incorreggibili romantici. La vista di 11 torri bianche fa veramente effetto. Devo aggiungere anche che gli appartamenti interno non sono da meno con le loro pareti in legno finemente intarsiate e i soffitti a cassettoni. Purtroppo non è possibile fare foto ma la visita guidata fu veramente dettagliata e sono stati 10 euro spesi bene.
Il castello era di proprietà come quello di Cesky Krumlov degli Schwarzenberg ai quali fu sottratto nel 1947 . Negli elementi decorativi ricorre infatti il loro macabro stemma: un corvo che gli occhi a un turco, un’immagine che stride con il carattere romantico dell’edificio.
Per completare il viaggio
Se proprio vi avanza tempo e volete proprio rendere indimenticabile il vostro viaggio e calcare la mano col fiabesco ecco alcune chicche nei dintorni di Praga:
Castello di Karlsteijn(1348): la gita più classica fuori Praga (30 km)e anche la più gettonata. Quindi fate voi. Si vanta a buon titolo di essere il più bel castello della Repubblica Ceca. Abbarbicato su un sperone di roccia prominente sul fiume Berounka fu costruito infatti come sistema difensivo. Al castello si accede (dopo una camminata in salita di 20-30 minuti) solo tramite una visita guidata in inglese.Usciti dal castello una passeggiata tra le vie del paesino completerà la vostra giornata. Si arriva in treno dalla stazione di Praga-Smichov
Castello di Konopiste: fu il castello dell’Arciduca Francesco Ferdinando il cui assassinio diede il via alla I Guerra Mondiale. L’arciduca lo acquistò nel 1887 e testimonia le sue grandi passioni. La caccia (si narra che uccise fino a 300mila animali) e San Giorgio . All’interno dei suoi giardini viene allevato poi un rara specie di orso: l’Himalayano caratterizzato da lunghe orecchie.
Kutna Hora: nel suo periodo di massimo splendore questa pacifica cittadina rivaleggiava con Praga. Questa città ora Patrimonio UNESCU fu la sede della zecca reale nel 1308 quando Venceslavo II chiamò dei maestri artigiani fiorentini per la coniatura delle monete. Se non avete paura del macabro visitate l’ossario di Sedlec. Qui le ossa di 40000 persone furono usate per creare delle composizioni artistiche.
Come arrivare
CESKY KRUMLOV/CESKY BUDEJOVICE: Dall’Aeroporto di Praga prendete lo Shuttle Bus (5 euro) che vi porterà direttamente davanti alla stazione centrale di Praga (platform 4) e da qui con Flixbus (scariate l’app e prenotate direttamente) prendete il bus per Cesky Krumlov e/o Cesky Budejovice. Flixbus è un po la Ryan Air dei viaggi in bus e permettere di raggiungere più facilmente città non servite da aeroporti.
HLUBOKA NAD VLTAVOU: dalla stazione dei bus di Cesky Budejovice situata sopra il centro commerciale Albert partono i bus diretti (30 minuti)